venerdì 18 dicembre 2015

CHE IL PANETTONE SIA CON VOI

CHE  IL  PANETTONE  SIA  CON  VOI !
 (E ANCHE LA VENEZIANA.., MAGARI CON UN CALICE DI  BUON  MOSCATO )

QUESTO  IL  SUCCO DELLA BELLA SERATA DEL 16, quando i soci di Scarpetta si sono scambiati gli auguri di Buon Natale e Buon Anno e buono tutto, perchè alla fine lo splendido recioto del nostro amico Salgari ha reso i nostri animi più buoni e disponibili (e la mente un po' confusa). COME DA QUATTORDICENNALE TRADIZIONE.
I partecipanti si saranno accorti, accà nisciuno è fesso.., che una cosa sono i panettoni industriali della grande distribuzione, un'altra la leccornia della produzione artigianale: nel caso i famosi, almeno fra i padernesi dugnanesi palazzolesi inciranesi etc.  Cislaghi, che da quasi cent'anni portano avanti una rinomata tradizione. A LORO IL NOSTRO PLAUSO ED IL NOSTRO GRAZIE.
Avere ospitato il Cislaghi è stato per noi un piacere ed una quasi novità: Scarpetta cerca di tessere rapporti di collaborazione con i produttori e gli artigiani, del vino e del cibo di qualità, del territorio. Alla ricerca della tavola perduta.Se qualcuno dei soci avesse qualche dritta in merito..
CHE AGGIUNGERE ? SOLO LE FOTO ARTISTICO-ARTIGIANALI scattate dal nostro reporter di fiducia, che si assume tutte le irresponsabilità del risultato grafico.
CON L'OCCASIONE    
 "LE  UOVA  SENZA  GUSCIO..  MI RACCOMANDO!"
C'E' CANDITO E CANDITO..

ET  VOILA'.. IL PANETTONE E' SERVITO

I  TRE  MOSCHETTIERI,.  PARDON.. PASTICCERI

VA  PIAN  CUI  FETT..

E SI.. C'ERA ANCHE  DA BERE

IL SIGNORE E' SODDISFATTO; LA SIGNORA ANCOR DI PIU'

TAVOLATA  ATTENTA

ADESSO  VI  SPIEGO  COME  SI  FA  IL PANETTONE A  PADERNO  DUGNANO

UNO  SPIEGA..  GLI  ALTRI  LAVORANO
BUON  NATALE  E BUON ANNO !

mercoledì 18 novembre 2015

CALICI IN FESTA 2015

“EL PANETUN”

Mercoledì 16 dicembre 2015 Ore 21,00
c/o Centro sociale Calderara
Via Card. Riboldi, 119 - Paderno Dugnano

"La storia, gli ingredienti e le tecniche di produzione del panettone artigianale, classico
dolce della tradizione milanese"
raccontata da :   CLAUDIO E GIORDANO CISLAGHI
pasticcieri e titolari della
STORICA PASTICCERIA "CISLAGHI SANDRO" DI PADERNO DUGNANO
Seguirà la degustazione di:
✔ PANETTONE CLASSICO
✔ PANETTONE AL CIOCCOLATO
✔ VENEZIANA
Accompagneremo la degustazione dei vari tipi di panettoni con:
► Moscato fior d'arancio Colli Euganei DOCG-Vigneti e Cantine Conselve
► Recioto della Valpolicella Classico DOCG «Monego»
        Società Agricola Salgari- Negrar (VR)
► Moscato d'Asti DOCG – G.D.VAJRA – Barolo (CN)
► Brachetto d'Acqui DOCG – Marenco – Strevi (AL)

Il contributo spese è di € 15,00
PER ULTERIORE INFO ED ISCRIZIONE INVIARE MAIL A:

associazione.scarpetta@gmail.com

sabato 14 novembre 2015

FRATERNITE' (ANCORA) CON I CUGINI DI PARIGI / ( PER NON PIANGERE )

ERAVAMO TUTTI AL BISTROT  
CHE DA NOI DICIAMO CIRCOLO   
"COME I NOSTRI FRATELLI DI PARIGI", AVEVA DETTO AHMED SCIOGLIENDO LA RIUNIONE. E PARTIRONO I TRE ASPIRANTI MARITI PER COMPIERE LA LORO MISSIONE.
Il primo doveva farsi esplodere allo stadio, dove alle 21 era in programma il derby. Il secondo al concerto del gruppo rock demenziale "Total fusyi". Il terzo al bar Centrale, vicino alla stazione, sempre piuttosto affollato.
Arrivato allo stadio, il primo kamikaze rimase di sasso al vedere il grande piazzale pressochè deserto; venne a sapere da un venditore abusivo di magliette tarocche, un clandestino che lavorava per un magliaro napoletano e che parlava qualche parola di italiano misto arabo, che la partita c'era sì. ma a porte chiuse: punizione alla squadra che giocava in casa. Il venditore poi notò lo strano cinturone del tipo: gli propose di fare cambio merce e in cambio gli rifilò una divisa originale tarocca del Milan.
Il secondo aspirante martire, dopo aver rischiato di perdersi fra i capannoni dismessi dell'ex area artigianale, alla fine riuscì ad individuare il capannone occupato dove i "Total fusyi" avrebbero dovuto esibirsi. Ma una banda di facinorosi giovinastri di Casa Pound che era lì per impedire il concerto, scambiatolo per un tossico rockettaro, lo prese di mira ed a malapena il poveraccio riuscì a fuggire, pur con un occhio nero-violaceo, tre costole incrinate e i vestiti strappati. La cintura esplosiva gliela sottrasse uno degli energumeni a cui piaceva tanto.
Il terzo la prese lunga per tirare le 22, ora di massima affluenza, pensava, ed arrivò davanti al Bar Centrale, Giù tutte le claires. "Dopo le rapine, gli disse un signore che portava il cane a pisciare, chiude alle 20,30".
Disperato, il terzo aspirante martire stava per farsi esplodere; poi pensò che con una tale morte non sarebbe diventato martire e non avrebbe avuto il paradiso con tutte le vergini promesse. Il signore del cane, vedendo la disperazione sul volto del giovane, gli offrì la bottiglietta di grappa che nascondeva nella tasca interna del giaccone, poichè in casa la moglie gli rompeva l'anima se lo vedeva bere.
Quello la tracannò d'un fiato, vide subito il paradiso e forse ci arrivò, visto il collasso etilico che lo colpì.
Ma noi quella sera eravamo al Circolo A.R.C.I di Calderara e di questi accadimenti non ci siamo neanche accorti.
In conclusione: è comunque meglio andare al Circolo con Scarpetta, che in giro per Milano a rischiare.


venerdì 13 novembre 2015

VA L'ASPRO ODOR DEI TINI

SICCOME NON DI SOLO PANE VIVE....
Ce la invia una nostra socia ed estimatrice. Non abbiamo potuto tenerla solo per noi.

I CIRCOLI

A me piacciono gli angoli bui
dei circoli dormienti nei meriggi feriali,
dove la gente si acquieta nell’eccesso del rimpianto;
a me piacciono le parole bestemmiate e irridenti,
e i calici inutilmente scanditi di vino viola,
dove la mente si spaesa,
nell'intrico di sfuggenti pensieri;
a me piacciono i cozzi delle biglie
su biliardi ormai consunti.
o delle bocce lanciate con maestria
a colpire un boccino
sfuggente come la fortuna desiderata.
Vano è piangere sopra un amore perduto
malvissuto e scostante,
meglio l’acre sapore del vino
meglio l’ubriacatura del rimorso
meglio l'assopimento dei sensi,
che la memoria di altre vite;
io amo i banconi dei circoli
che parlano il linguaggio semplice della lingua di Bacco,
e poi nelle loro sale
si respira il sudore di tanti affanni,
sacro come l'incenso delle chiese dopo i vesperi.


Ada Bianchini

martedì 3 novembre 2015

ED  ORA?
l'EXPO se ne va, cosa resterà
Bella domanda: peccato che non abbiamo risposta.
Però parte dei nostri auspici sono stati accolti: resta il bel palazzo Italia (sai Farinetti che eatitaly ci farebbe!..) (magari ci pensano i coltivatori diretti..), l'alberone della vita, il magnifico museo di storia naturale che si chiama padiglione zero, un po' di infrastrutture che è troppo costoso rimuovere. Rivedremo il tutto in un contesto nuovo? Speriamo.
Intanto SCARPETTA considera:
_un po' di relax dopo l'abbuffata: cioè, il tema era: sfamare il mondo tutto. Quelle 5  volte che ci siamo stati noi il tema era: sfamiamo noi stessi, prima; po si vedrà.. Almeno così ci è parso. Ma è normale: in fondo l'uomo è una bestia che subisce primariamente gli stimoli dei sensi.
_l'industri alimentare (italiana e multinazionale) ha fatto la sua bella figura: la salvaguardia dell'agricoltura e dell'artigianato alimentare verranno dopo, si spera
_tutto è in vendita, come al supermarket; ma chi è che concretamente fa? I contadini, gli allevatori, i casari, i...avranno la dovuta considerazione e rispetto? Speriamo. Il boom di giovani che tornano all'agricoltura suscita in noi alcune perplessità, soprattutto dopo aver visto il padiglione in cui mostruose macchine agricole da 200.000 € in su s'imponevano all'attenzione di tutti. Crediamo che abbiate compreso il link...
E  SCARPETTA?
TIRA AVANTI CON LA SUA MODESTA ATTIVITA' mirante alla raffinazione delle conoscenze enogastronomiche personali e generali dei soci, come ha dimostrato l'ultima serata dedicata al Barolo.
La prossima serata, in concomitanza con le feste natalizie sarà dedicata all'artigianato della pasticceria tradizionale, cioè il panettone. E che panettone! Venite e gusterete!
Con questo ci lasciamo.
Alla prossima.
Rosi Scarpetta

giovedì 29 ottobre 2015

OTTOBRE  ROSSO  2015 
RASSEGNA  FOTOGRAFICA POCO  FOTOIGIENICA




UDITORIO ATTENTO
COMINCI TU O COMINCIO IO?

OHLALA'! E' UNA CUCCAGNA

UDITORIO SEMPRE ATTENTO. PER FORZA, NON HANNO ANCORA ASSAGGIATO NIENTE!  

IL BRAVO REGISTA ILLUSTRA LA SUA OPERA. MA IL SIGNORE ALLA SINISTRA? VIGILA?

COME SOPRA. UDITORIO ATTENTO

UDITORIO DI SINISTRA, PER CHI GUARDA

I TAPPI VANNO BENE: MA LE BOTTIGLIE?

VA DRE NO CICCIARA' PASSIAMO ALLA PRATICA

UDITORIO DI DESTRA IN FONDO (PER CHI GUARDA DA DIETRO)
UN DUE TRE: BEVEL FIN CH' 'EL GH' E'

SE CE LO DICEVI PRIMA!.. (OTTOBRE ROSSO 2015)

Se ce lo dicevi prima!.. ( a margine della serata "OTTOBRE  ROSSO"
 Così ci ha detto un vecchio socio che aveva preferito il calcio televisivo alla serata di Scarpetta, dopo aver saputo come si era svolta la stessa ed alcuni commenti inerenti il vino in degustazione.
Rispettando l'insistente invito di papa Francesco alla misericordia, l'abbiamo per così dire perdonato, pensando:"Pegg per ti !"
In questa parabola si riassume il valore di "Ottobre Rosso 2015". Abbiamo conosciuto un momento assai significativo della storia delle Langhe, del suo vino più rappresentativo, il barolo, con i personaggi, ormai storici, che hanno lanciato il Barolo ai vertici dell'enologia mondiale. Non si finisce mai di imparare. Se vi fidate del nostro giudizio e del nostro gusto: i vini in degustazione erano grandi. Il terzo, il barolo "Via nuova", addirittura grandioso. Il castelmagno li ha accompagnati magnificamente; ed anche il pane.
Ma non trascuriamo il docufilm: belle le immagini, piacevolissima la colonna sonora, illuminanti le interviste ai protagonisti. Il Paolo Casalis, regista, s'è rivelata una persona assai simpatica e di piacevole eloquio: non ci siamo per nulle annoiati, anzi.. Abbiamo anche scoperto che alla fine degli anni '80 oltre al muro di Berlino cadevano altri muri più prosaici: buon per noi, anzi per le Langhe.
Ci resta un piccolo interrogativo sulla figura di Marc Di Grazia, l'importatore americano: ma. i langaroli, in genere estremamente riservati, se non chiusi e malfidenti, avevano proprio bisogno di un italoamericano per esportare il loro prodotto negli U:S:A. ? A chi. visitati gli Stati Uniti, ha maturato qualche interrogativo sulla cucina italiana-americana o italo americana e sui legami fra e con gli italiani, buoni e cattivi, fra di loro e con la madre patria etc., la visione di questo docufilm tali dubbi  continua ad averli.
Chiudiamola lì e a chi non afferra il senso delle nostre considerazioni diciamo: siamo un po' nuvolosi e pioviginosi come il tempo di questi gironi.
Siamo stati bene insieme, ieri sera, e.. alla prossima.
Cora Amaretti
P.S. accludiamo alcune foto della serata

lunedì 19 ottobre 2015

“OTTOBRE ROSSO 2015”
"Il Barolo tra Rivoluzione e Conservazione"
proiezione del film “Barolo Boys” seguirà la degustazione di tre vini Barolo
presentazione e confronto con PAOLO CASALIS
uno degli autori del film
Mercoledì 28 ottobre 2015 ore 21,00
c/o Centro Sociale Calderara
via Card. Riboldi 119 - Paderno Dugnano
I vini in degustazione:
 BAROLO San Lorenzo 2006 – Azienda Agricola Fratelli Alessandria - Verduno (CN)
 BAROLO Via Nuova 2003 – Azienda Agricola E. Pira & figli – Chiara Boschis - Barolo (CN)
 BAROLO DOCG Elio Altare 2006 - Azienda Agricola Elio Altare – La Morra (CN)
Il contributo spese per la degustazione è di € 20,00
 La serata è riservata ai soci e a chi intende associarsi nella serata stessa al costo di 5 €
 Ricordatevi i bicchieri. Si potranno utilizzare quelli dell'associazione con un contributo di € 1
Le iscrizioni si raccolgono entro Lunedì 26 ottobre scrivendo a:
associazione.scarpetta@gmail.com
Il meraviglioso paesaggio delle Langhe fa da sfondo alla storia di un
gruppo di amici, i “ragazzi ribelli” che hanno reso grande il vino italiano,
tra conflitti generazionali, geniali intuizioni e polemiche mai sopite.
Un film di Paolo Casalis e Tiziano Gaia
Una produzione Stuffilm
Langhe, Piemonte meridionale, 1983.
Elio Altare, un giovane contadino stanco delle proprie misere condizioni di vita,
scende nella cantina del padre e con una motosega demolisce le vecchie botti per
l’affinamento dei vini.
È la scintilla che appicca il fuoco rivoluzionario sulle colline del Barolo, dove una
nuova generazione di piccoli produttori, partiti con scarsi mezzi e animati da un
inedito spirito di squadra, andrà alla conquista dei mercati di tutto il mondo.
Questo gruppo passerà alla storia col nome di “Barolo Boys”: Elio Altare, Chiara
Boschis, Giorgio Rivetti, Roberto Voerzio e Marco de Grazia sono alcuni dei
protagonisti di questa storia di coraggio e determinazione.
Ma è anche una storia controversa e difficile: per anni una feroce guerra ideologica li
ha visti contrapporsi alla generazione dei patriarchi, fieri oppositori delle novità
introdotte dai figli ribelli della Langa; lo stesso Elio Altare, leader dei “modernisti”,
sarà diseredato dal padre.
A distanza di quasi trent’anni, che cosa resta di quell’esperienza?
E più in generale, come domanda uno dei protagonisti del film, “Quale rivoluzione
ha mai avuto successo?”.
“Barolo Boys. Storia di una Rivoluzione” traccia la parabola, breve ma intensissima,
di un gruppo di produttori che ha cambiato in modo indelebile il mondo del vino.
“..E’ intorno alla tavola e davanti ad un bicchiere di vino che nascono e si
consolidano le amicizie..”
RICOMINCIO DA 3
3 BAROLO strepitosi e difficilmente accessibili aspettano gli amici di SCARPETTA per il rientro in circolo con la stagione autunnale. Peccato perdere tale occasione. Perchè il Barolo? (con la maiuscola). Perchè nella storia vinicola italiana moderna è arrivato primo: cioè i Savoia, la dinastia regnante d'Italia, non erano dei ciula; anzi, stando all'etimo del termine "ciulla" (pronuncia "ciula") il  Vittorio Emanuele 1 beveva e ciullava a più non posso, ma regalmente. E la nobiltà che lo circondava e che usufruiva del privilegio di essere nobili, ne seguivano un po' l'esempio. Da qui e da un insieme di fattori storici tipici del Regno Sabaudo scaturì anche la nobiltà della sua viticoltura. Ma la storia si fa lunga. Forse la riprenderemo la serata dedicata ai "Barolo Boys" (che brutta denominazione, ma pare che il miglior mercato parli americano) ed al Barolo.
Margherita Biccerin

giovedì 8 ottobre 2015

Senza memoria? No, ma abbiamo una certa età, certi malanni, certe amnesie, certe difficoltà tecniche, certe... L'unica cosa certe è "certe". Per ricordare chi siamo e siamo stati pubblichiamo un paio o più di foto scattate all'improvviso in alcune nostre manifestazioni all'aperto; perchè al chiuso ci vengono male (le foto). Ringraziamo chi ci si riconosce e ci scusiamo se nella foto non è venuto bene come è nella realtà. Chi avesse altri significativi reperti fotografici e volesse inviarceli si accomodasse. Ce li faccia pervenire e noi li pubblicheremo (con il dovuto tempo e rispetto).
Buona visione. (queste vengono meglio a Medjugorie, pare..)






OTTOBRE  ROSSO: PROSSIMAMENTE SU QUESTO SCHERMO !
No non avete sbagliato a leggere. Con il prossimo appuntamento potremo vedere un film-docu molto discusso ambientato nel mondo del vino; e che vino! Nientepocodimeno che il re: il Barolo. Per chi ha convinzioni repubblicane no problema: uno dei re. Non solo: alla proiezione seguirà la degustazio, perchè noi ,essendo duri di comprendonio, dobbiamo assistere la teoria con la pratica. Bere, cioè, degustare, per capire. Tutto questo prossimamente nella sede tradizionale di Scarpetta, là verso Calderara, dove le vigne di uva americana incontrano le reminescenze di una campagna ormai dimenticata.
A vederci e sentirci quanto prima, allora.
Ciao
Nostranello Rossi

martedì 30 giugno 2015

ci siamo stati: l'EXPO delle meraviglie

Che farne dopo? Per noi la risposta è implicita nel sito stesso: mantenerlo tale e quale e farne una piacevole disneyland milanese (col permesso di disney che su su tale definizione vorrà le royalties, presumiamo). In Italia, in Europa, nel mondo non c'è una fiera simile. Nel senso delle antiche fiere di medievale origine che hanno caratterizzato la storia europea. Confluenza di mercanti, cittadini e curiosi da tutte le regioni per vendere, comprare, guardare, curiosare, fanellare. Ora che abbiamo il sito, grandioso e spettacolare, ben collegato col mondo, funzionale, probabilmente, perchè disfarsene? Teniamocelo in eterno o finchè è  possibile. Smantellare il tutto costa; cosa farne poi di una tale area non si sa, non ci sono soldi; dà da lavorare bene o male a 5.000 persone (credo), teniamocelo.
Del resto è bello: la fiera dell'architettura e dell'ingegneria contemporanea; il design italiano e mondiale; cibo e spettacolo: non bastano? Se pensate al panem et circenses di romana memoria, forse non sbagliate. Ma non di solo pane vive l'uomo, anche di spettacolo e di divertimento; senza ironia.
E dunque, tornando alle nostre impressioni dell'altra sera: tutti che cercavano di mangiare e bere gratis. Non era possibile e quindi tutti ai padiglioni dove si forniva da mangiare e bere: dalle patatine belga alla birra di tutte le origini alle cucine regionali italiane, al cibo da marciapiede, a quello solidale...
Le più gettonate ci sono sembrate le "case dell'acqua": l'abbiamo provate: buonissima e dissetante.
Abbiamo provato anche "Vino. A taste of Italy" (chissà perchè metà italiano metà inglese: ma lo sappiamo perchè). Eravamo in 7 (si pagano 10 € per una tessera elettronica che abilita a tre assaggi), eccetto noi 3 tutti stranieri, confermato poi da Ivano, uno dello staff,  in un ambiente modernissimo e piacevole; i sommelliers erano una 20na; solerti e cortesi, pronti a spiegarti la rava e la fava del vino in degustazione. Abbiamo assaggiato Gaja, Ferrari, Frescobaldi: così ci siamo tirati a pari dei 10 €. A gente che come noi si interessa di vino e cibo e cultura (anche in ordine inverso) un'esperienza simile non deve mancare. E poi? Poi ci siamo fatti un caffè solidale, ma i nostri palati sono troppo abituati al caffè industriale e sospendiamola lì.  Poi ci sarebbe da dire sulla massiccia presenza delle multinazionali del cibo; e chi può permettersi i costi di tanto ambaradan? Vuoi vedere i veri contadini ed i loro prodotti? Vai a zappare, a mietere, ad irrigare,,a .. Infatti siamo scappati tutti dalla terra. Questa dell'EXPO, ribadiamo, è una grande fiera di paese, il paese che è diventato il mondo. Tornare alla terra, all'agricoltura, al cantico delle creature è una cosa seria.
Di altre impressioni scriveremo successivamente, dopo aver rivisitato l'Expo.
Intanto, per concludere: milioni da zanzare di tutte le specie hanno banchettato gratis. Le aziende produttrici di repellenti ad hoc fanno soldi a palate e lo spettacolo notturno dell'albero della vita è piaciuto a tuttissimi. Un po' d'orgoglio x i bresciani e gli italiani in genere.
Azzurro Villoresi

venerdì 26 giugno 2015

LA PRESA DELLA BOTTIGLIA.. OPS DELLA BASTIGLIA

IN COINCIDENZA ESATTA CON LA RICORRENZA 14 luglio 1789 Parigi rivoluzione festa nazionale dei nostri cugini d'Oltralpe, "SCARPETTA" organizza la tradizionale serata che va sotto il nome di "Calici sotto le stelle", al solito posto (Calderara circolo ARCI) solita ora solito prezzo ridicolo.
In omaggio alla Marianna e a tutti coloro che per lei donarono il sangue sperando forse di cambiare il mondo, stapperemo alcune bottiglie di vino francese, di diversa provenienza regionale.
Le modalità della serata le trovate nella locandina creata x l'occasione.
Parteciperà anche Jaquot La Caldarin, ultimo testimone  dell'evento, testimonianza vivente delle virtù salutari del buon vino degustato in apposito contenitore d'alluminio: in milanese la caldarina.
Il vostro
Seveso Celeste